L'alluce rigido

L'alluce rigido è una patologia degenerativa della prima articolazione metatarsofalangea caratterizzata dalla progressiva perdita della motilità articolare dell'alluce. La riduzione della motilità dell'alluce si traduce, in particolar modo, nella riduzione della sua flessione dorsale con conseguenze più o meno gravi sul ciclo del passo e quindi sulla deambulazione. Il quadro clinico si caratterizza per la comparsa di una tumefazione dolente che, a differenza dell'alluce valgo, si sviluppa dorsalmente all'articolazione. I segni radiografici sono quelli tipici dell'artrosi.


 

Trattamento

Il trattamento conservativo va riservato ai casi iniziali oppure a quei casi in cui le condizioni generali di salute siano tali da controindicare qualsiasi tipo di intervento chirurgico.
Generalmente il trattamento conservativo prevede modifiche della calzatura o l'utilizzo di ortesi (plantari) personalizzate per permettere lo svolgimento del passo. Negli altri casi il trattamento è chirurgico.
La scelta chirurgica deve mirare alla restituzione della flesso estensione dell'alluce per rendere il più possibile fisiologico lo svolgimento del passo. Nei casi meno gravi (I-II grado) si utilizzano tecniche chirurgiche come ad esempio le osteotomie metatarsali, in grado di rimuovere parti ossee esuberanti, nei casi più gravi è necessario ricreare una nuova articolazione (artroplastica) o sostituirla con una protesi.
Entrambe le soluzioni consentono il recupero del movimento dell'alluce in assenza di dolore.


Alluce rigido
prima dell'intervento
(si nota la protuberanza ossea)
Alluce rigido
lo stesso piede visto di lato
(rigidità completa dell'alluce)
Alluce rigido
6 mesi dopo intervento
di artroplastica
Alluce rigido
recupero del movimento dell'alluce
in appoggio del piede a terra
Alluce rigido
radiografia che mostra la presenza
della protesi articolare