Definizione
La sindrome da conflitto anterolaterale della caviglia è caratterizzata da dolore e a volte gonfiore nella parte anteriore ed esterna della caviglia dovuto alla presenza di un tessuto fibrocicatriziale all’interno dell’articolazione.
Cause
E’ causata dalla formazione di cicatrici dei tessuti molli all’interno dell’articolazione come conseguenza di una distorsione o frattura della caviglia.
Sintomi
Il dolore è avvertito nella parte anteriore ed esterna dell’articolazione della caviglia (regione “anterolaterale”). Si scatena spesso quando la gamba è piegata in avanti sopra la caviglia, a volte associato a un gonfiore. In alcuni casi si accompagna ad una sensazione di cedimento della caviglia (instabilità) dovuta alla lesione dei legamenti esterni (peroneo-astraaglico anteriore e peroneo-calcaneare). In particolare la lacerazione delle bande inferiori del legamento peroneo-astragalico anteriore può esitare nella formazione di un ispessimento dei tessuti molli in grado di generare il conflitto meccanico.
Diagnosi
L’impingement anterolaterale della caviglia viene diagnosticato sulla base dell’esame clinico (sede del dolore) e dell’anamnesi (si tratta quasi sempre di esiti di un precedente trauma distorsivo della caviglia). La Risonanza Magnetica è l’indagine di scelta che consente di visualizzare l’ispessimento fibroso.
Trattamento conservativo
Modificare talune attività: a volte consente solo di alleviare i fastidi. Evitare di accovacciarsi contribuisce alla riduzione dei disturbi dolorosi. L’utilizzo di un tutore per caviglia consente di limitare il movimento di supinazione del piede e può prevenire l’insorgenza del dolore. I farmaci antinfiammatori (FANS) possono ridurre l’infiammazione all’interno dell’articolazione. Le infiltrazioni di corticosteroidi nell’articolazione della caviglia possono a volte ridurre significativamente l’infiammazione e i sintomi.
Trattamento chirurgico
Nei casi resistenti alle cure conservative occorre eseguire l’intervento chirurgico. Il trattamento di scelta è quello artroscopico che comporta l’asportazione del tessuto cicatriziale responsabile del conflitto. Il recupero post operatorio è spesso abbastanza rapido. Di solito sono sufficienti 6-8 settimane per arrivare ad una ripresa delle attività normali, anche sportive. In presenza di patologie concomitanti (lesioni osteocondrali dell’astragalo, artrite della caviglia, tendinite dei peronei, leisoni legamentose, ecc.) che richiedono un opportuno trattamento, il recupero può richiedere molto più tempo fino anche a 6-8 mesi.