L’impingement anteriore della caviglia è una delle cause più comuni di dolore dell’articolazione tibio-tarsica. Si tratta di un conflitto in corrispondenza della parte anteriore della caviglia determinato da un pinzettamento tra i due bordi dell’articolazione che avviene mentre si cammina o si flette il piede dorsalmente. Spesso questo conflitto è dovuto a escrescenze ossee (osteofiti) che si formano nella parte anteriore dell’articolazione della caviglia sulla tibia e/o sull’astragalo. La formazione degli ostoefiti può essere conseguente ad azioni ripetute e forzate, per lo più dovute ad attività sportive che prevedono movimenti di flessione della caviglia verso l’alto (come calciare il pallone) o il chinarsi sulla caviglia con il tallone fissato a terra. Nei calciatori e nei danzatori si verifica spesso. Frequenti episodi distorsivii della caviglia possono favorire la comparsa dell’impingement o anche di un’artrite precoce. Accovacciarsi, piegarsi e salire le scale  può causare un attrito tra i margini della superficie articolare tibio-astragalica. E’ il fenomeno noto come impingement osseo. Gli speroni ossei appaiono tipicamente come un “becco” o una “tenda” che si estende verso la parte anteriore dell’articolazione della caviglia. Questi speroni sono visibili sulle radiografie laterali della caviglia e provocano la riduzione del movimento della caviglia verso l’alto. A volte anche le infiammazioni  della caviglia possono causare un analogo conflitto anteriore per un eccessivo ispessimento dei tessuti molli. Si parta in questi casi di impingement fibroso.

Diagnosi

Nell’impingement osseo le radiografie (in particolare la proiezione laterale) consentono di visualizzare la presenza degli osteofiti anteriori tibio-astragalici. Nell’impingement fibroso è la Risonanza Magnetica che permette di vedere una sorta di ispessimento dei tessuti molli infiammati o l’accumulo di liquidi nella parte anteriore dell’articolazione della caviglia.

Trattamento conservativo

All’inizio, il trattamento può concentrarsi su stretching, terapia fisica, farmaci da banco, inserti per scarpe e iniezioni. Alcuni trattamenti non chirurgici potenzialmente efficaci sono: uso di calzature con un rialzo del tallone all’interno della scarpa (2 cm) fa si che il piede non abbia bisogno di sollevarsi tanto nel corso della normale camminata. Pertanto, si verificano meno conflitti e conseguentemente meno dolore. Modifica dell’attività sportiva o recreativa, come ad esempio di determinati gesti tecnici o la semplice camminata in salita. Farmaci antinfiammatori (FANS): può essere utile se sono presenti sintomi persistenti. Un’infiltrazione  occasionale di corticosteroidi nell’articolazione della caviglia può alleviare il dolore temporaneamente.In caso di distorsioni frequenti sono indicati esercizi di rinforzo muscolare allo scopo di stabilizzare la caviglia e ridurre l’incidenza dei traumi.

Trattamento chirurgico

L’obiettivo del trattamento chirurgico è rimuovere definitivamente gli osteofiti (nell’impingement osseo) o il tessuto molle ispessito e infiammato (nell’impingement fibroso) nella parte anteriore della caviglia diminuendo così la pressione creata nella parte anteriore dell’articolazione durante la deambulazione o altre attività. Questo può essere fatto in artroscopia, attraverso una telecamera con piccoli strumenti inseriti nell’articolazione, o, meno frequentemente, con un’incisione e rimozione a cielo aperto. La rimozione dello sperone osseo è talvolta associata a procedure ricostruttive dei legamenti laterali della caviglia.